Mi fa piacere constatare che qualcuno ha compreso perfettamente lo spirito del mio post su bollino Siae e Guardia di Finanza: la risposta della GdF è desolante ed ovviamente è auspicabile un "aggiornamento", ma - come dice Minotti - bisogna fare i conti con questa realtà. Così come, da sempre, bisogna fare i conti con le aziende che si occupano di duplicare e stampare cd e dvd: prendo atto del fatto che oggi non sono più il solo a dire che quelle aziende pretendono qualcosa che non è loro dovuto. Ripeto: la pretesa era già infondata ieri (se io non avevo nessuna intenzione di vendere i cd duplicati, perché mai dovevo acquistare i bollini Siae pagandoli anticipatamente al duplicatore?)... oggi è assolutamente inaccettabile (ma non per questo i cittadini non devono essere messi al corrente dell'attuale modus operandi della GdF).
Ci vuole coraggio, sì: il coraggio di prendere "di petto" forze dell'ordine, Siae... denunciare situazioni - come dicevamo - desolanti, affinché si pervenga ad un cambiamento concreto.
Sono stato io per primo a fare mettere nero su bianco a Siae la non obbligatorietà del pagamento del canone Siae per la musica d'ambiente se quest'ultima non è stata creata, eseguita e prodotta da soggetti iscritti a qualche organismo di intermediazione (Siae, Imaie, Scf... ).
Ed ho sempre parlato (mi autocito) di principi semplici, ma, nei fatti, non molto semplici da essere messi in pratica per disinformazione, per mancanza di organizzazione, per mancanza di certezze o anche per semplici "timori reverenziali".
Chi ha gli attributi, non si limita alle chiacchiere (utilissime: ma pur sempre chiacchiere): opera nel concreto, cerca soluzioni... per tutti. E' chiaro il concetto?
Tenga presente filozero (*) chi è alla ricerca di un modello di diffusione della musica non soggetto al "pizzo" Siae. Pensi a copyzero chi vuole evitare di corrispondere centinaia di euro a Siae per tutelare le proprie opere. Tenga presente questo e tanto altro (a incominciare dalle campagne di Scarichiamoli! - la prima e la più importante iniziativa italiana per la promozione della condivisione pubblica dei saperi - per una cultura libera e per la copia privata digitale) chi pensa di rivolgersi a me come ad un ottuso e vigliacco applicatore del bollino Siae. :-)
Abbiamo bisogno di abbattere i muri di gomma, di ridefinire lo strano rapporto che abbiamo con le Istituzioni e con l'Autorità, di aprire un varco alla diffusione di quella che, con Gennaro Francione, definimmo un giorno dorosfera, o di quella che Enzo Rullani chiama l'economia della conoscenza.
Magari ci fossero persone pronte a rimboccarsi le maniche: ma in genere prevale l'armiamoci e partite. Magari ci fossero persone pronte ad affrontare, con coraggio, le tematiche più delicate: ma in genere i "critici d'arte" sono molti di più degli "artisti" (ad esempio, nessuna rivista telematica, anche quelle che parlano di diritto alla riservatezza un giorno sì e l'altro pure, ha voluto pubblicare questa sconvolgente lettera aperta, in cui, dati alla mano, si dimostra come le forze dell'ordine non siano in grado di tutelare la privacy dei cittadini!).
Va bene, fermiamoci qui, altrimenti finisco per essere vanamente logorroico anche io.
(*) Filozero aprirà i battenti nelle prossime settimane all'interno di AREA01 (un sito dedicato alla creazione di un'area sicura di scambio legale di files attraverso l'uso della firma elettronica): passerà dall'attuale versione analogica (promessa al pubblico) alla versione digitale (utilizzo del linguaggio XML per raccogliere in un unico pacchetto firma elettronica, licenze elettroniche, file torrent... chi vivrà vedrà).
2 commenti:
Seguo da tempo quello che fai e penso che tu sia una delle persone più importanti in Italia per lo sviluppo delle libertà digitali. Complimenti davvero per tutto quello che fai.
Mimmo, grazie, i riferimenti bancari sono sempre gli stessi? :-D
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