domenica, febbraio 26, 2006

DRM interoperabile by Chiariglione

Dopo averlo visto a Porta a Porta, ho deciso di intervistare Leonardo Chiariglione, quello che ha inventato l'mp3.
Se con Bruno Vespa ha fatto il bravo, con me, chissà perché, è stato alquanto scortese.

L'intervista, che sta raccogliendo in rete ilarità, sgomento e rabbia, è una vera chicca, che dimostra come sia pressoché impossibile ogni dialogo quando sono in gioco forti interessi economici.

Cortiana di fumo

Il 18 gennaio ho scritto una lettera aperta al Senatore Cortiana e, insieme ad altri scaricatori, l'ho invitato a presentare un'interrogazione parlamentare relativa a evidenti sprechi digitali di denaro pubblico (oltre 80 milioni di euro).

Il Senatore ha prontamente risposto:
Provvederò domani a depositare una interrogazione sulla vicenda in oggetto, che sarà mia cura farvi avere.

Ma all'oggi nessuna interrogazione risulta presentata; nessuna interrogazione ci è mai pervenuta.

Pare che il Senatore non abbia molte possibilità di essere rieletto, e alcuni chiedono di firmare una petizione pro Cortiana.

Provvederò domani a firmare la petizione. :-)

sabato, febbraio 25, 2006

E venne il giorno del giudizio del giudizio universale


Giudizio Universale ha pubblicato la mia risposta.
Nella foto la prova che Giudizio Universale è il frutto di un plagio (notare l'ombrello). :-)

venerdì, febbraio 24, 2006

Gli apostoli grilliani


Luca Castelli scrive su La Stampa un articolo su Grillo (ne riporto qualche stralcio e poi chiudo l'argomento Grillo):

[...]

Il 17 febbraio è stata la volta di Google e della Cina. Il comico genovese ha accusato Google di averlo censurato sulla versione cinese del motore di ricerca, portando come testimonianza una schermata del servizio Google Images in cui non comparivano più le sue foto. Anche in questo caso, subito è scattata la verifica del popolo dei blog. E si è scoperto che Grillo aveva effettuato la sua ricerca solo sui siti cinesi, dove è abbastanza plausibile che non esistano sue foto. “La censura sta nell’incapacità di Grillo di usare bene i motori di ricerca”, si leggeva già il 18 febbraio su La Rivoluzione, uno dei primi blog a svelare l’arcano.

E’ Internet, bellezza. Un mezzo di comunicazione dove è relativamente facile diventare famosi, ma lo è ancora di più trasformarsi in un bersaglio. Da quando ha aperto il suo blog, Grillo è rapidamente asceso al ruolo di nuovo guru del Web. I suoi messaggi vengono copiati e ridistribuiti tramite email e gruppi di apostoli grilliani si sono formati in decine di città italiane (ma anche in Francia, Svizzera, Lussemburgo, a New York e persino alle Maldive).

[...]

Facendo le debite distinzioni, Beppe Grillo è diventato un po’ la Britney Spears dei blogger politici. Molti occhi e molti mouse sono puntati su di lui, spesso con intenti e posizioni radicali. Da un lato ci sono i sostenitori, che per comportamento e culto della persona, assomigliano sempre più ai fan di una popstar. Dall’altro, i detrattori, che un po’ per invidia, un po’ per sfizio, un po’ per raggranellare quindici secondi di visibilità online, passano ai raggi X i messaggi del comico pronti a correggere rumorosamente anche il minimo refuso.

In mezzo, c’è forse quello che potrebbe diventare il cittadino ideale della Rete. Colui che consulta diversi siti quotidianamente, si informa con regolarità e – soprattutto – è consapevole del fatto che nel grande gioco dell’informazione su Internet non si è più obbligati a stare zitti e ascoltare, ma si può anche partecipare: esprimere la propria opinione, commentare le notizie, correggere gli errori.

I blog, i forum e i newsgroup facilitano la nascita di nuovi maitre à penser, ma svolgono egregiamente anche la funzione di cani da guardia: 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza guardare in faccia a nessuno. E' il lato puramente democratico del Web, quella libertà di espressione e di partecipazione che lo stesso Grillo ha elogiato più volte nei suoi messaggi e con la quale si dovrà confrontare chiunque intenda entrare nell'arena dell'informazione telematica (giornali e "vecchi" media inclusi).

Gli apostoli grilliani: una definizione perfetta.
Grillo, infatti, non instaura rapporti collaborativi o pseudocollaborativi se non con due tipologie di persone: quelli famosi (e infatti non perde mai l'occasione per dire che era a cena con questo o quel personaggio: questo serve a rafforzare la sua credibilità) e quelli che gli daranno sempre ragione (gente comune e senza una competenza specialistica, che non metteranno mai in discussione quello che lui dice, anche se si trattasse di palesi... ne è venuto qualcuno anche qui).
Così Grillo ha fondato la sua chiesa e gira di parrocchia in parrocchia (o forse è andato soltanto una volta alla parrocchia di Roma: vedi foto), noncurante di quelle comunità della rete che gli chiedono aiuto per ottenere maggiore visibilità (ma come fa un autoidolatra a dare maggiore visibilità agli altri?).
Non mi interessano le critiche alla Portento o alla Mantellini (guardate i loro blog, se vi piace il pettegolezzo), preferisco la battaglia contro l'ipocrisia, contro la manipolazione populista e demagogica (da qualsiasi parte politica o pseudononpolitica essa provenga) .

Per questo e soltanto per questo ho deciso di parlare di Grillo (come di tanti altri personaggi): questo blog sta in quel "mezzo" di cui parla Castelli.

E non è un caso che il primo post di questo blog è stato proprio un omaggio al satiro più famoso d'Italia (ma non certamente della Cina) e alle sue contraddizioni, inevitabilmente strappa risate.

E visto che parliamo di risate, segnalo la parodia di Grillo (Sergio Friscia) nella trasmissione Tintoria (Rai Tre): bellissima, ha davvero colto nel segno! :-)

domenica, febbraio 19, 2006

CENSURATI dalla Cina con furore!


Continuo a seguire il consiglio di Grillo e mi accorgo che anche l'immagine di Sandro Bondi è stata oscurata dai servizi segreti cinesi. Attenzione, la libertà di espressione è in pericolo!

Un vero scandalo è poi l'oscuramento di Umberto Bossi.
E che dire della censura operata ai danni di Francesco Rutelli e di Massimo D'Alema? Terribile!

Oscurato anche Licio Gelli: e no, quando è troppo è troppo!

Presente invece Stallman: chissà perché!
Forse perché è andato in Cina e la sua immagine appare su siti cinesi??

Censuratissimo invece Lessig: è chiaro che Stallman ha ricevuto un trattamento di favore da parte del governo cinese... ma non andiamo oltre, perché potremmo scoprire chissà quali intrighi internazionali.

Romano Prodi e Silvio Berlusconi, invece, non sono stati toccati dalla censura: per la gioia di tutti gli Italiani!

Non toccati dalla censura nemmeno Dario Fo, l'indimenticabile Pasolini e Oliviero Toscani, noti per essere pedine del governo cinese.


sabato, febbraio 18, 2006

Censura o mitomania??

Beppe Grillo crede che la Cina (?) abbia censurato la sua immagine.
Lo scrive nel suo blog e i suoi fedelissimi (centinaia di migliaia se si tratta di contarli sulla rete, poche decine quelli presenti al primo raduno nazionale de
Gli Amici di Beppe Grillo... potrebbe vantarne di più Maria De Filippi (Gli Amici di Maria De Filippi), ossia "il marito di Costanzo", come dice Grillo, sulla cui simpatia non si discute) subito gridano allo scandalo.

Ma si tratta davvero di censura??

Il post in italiano supera i 1400 commenti, quello in inglese (da notare che
beppegrillo.it è di default in inglese: del resto Grillo ricorda spesso che il suo blog è uno dei più visitati del mondo) ne ha al momento soltanto 2 (e mediamente i commenti ai post in lingua inglese sono 5-10: è uno dei blog più visitati del mondo e così pochi stranieri vi inseriscono commenti?): tuttavia, il primo commento è molto interessante (e controtendenza):
Most occidental people is censured on that site. Why do you think you are SO important that the Chinese government is directly targeting you?
Grillo certamente non risponderà (non risponde quasi mai ai visitatori del suo blog, non dialoga con loro) e allora l'unico modo per avere una risposta attendibile è seguire lo stesso consiglio di Grillo:
Provate anche voi.

Ho provato e mi sono accorto che
Grillo è un mitomane. :-)












Provate anche voi! :-D

Ma allora dove sta la censura (censura comunque curiosa: perché i 2.500.000 risultati testuali non sono mai stati in discussione... Grillo è certamente un'icona, ma vediamo di non sacralizzarla... soprattutto di questi tempi)??

La censura sta nell'incapacità di Grillo di usare bene i motori di ricerca. :-D

lunedì, febbraio 13, 2006

Copyright eccetera, eccetera, eccetera

Nel 1968 Valerie Solanas, femminista che teorizzava l'eliminazione totale del genere maschile, incominciò a mettere in pratica il suo pensiero prendendo a revolverate Andy Warhol.

Come mi ricordava Oliviero Toscani, in un'intervista che mi ha rilasciato, Warhol diceva Copyright eccetera eccetera eccetera: secondo me, sono proprio quegli eccetera che Warhol ha pagato, perché Solanas si è sentita parte di quel mondo che Warhol riproponeva ed ha provato a cambiare radicalmente quel mondo con una serie di "pennellate decise".

venerdì, febbraio 10, 2006

Torna a casa Lessig

Un giorno feci vedere a Lessig questa mia opera (rilasciata con licenza Creative Commons).
Gli piacque molto. E a quel punto incominciai a nutrire qualche sospetto sulla sanità mentale di Lessig.