giovedì, marzo 02, 2006

Quel sorrisetto un po' così

Secondo Antonio J. Russo (progetto FUSS) il cancelliere di FSFE(I) Stefano Maffulli (in foto) negherebbe di proposito visibilità al progetto FUSS (uno dei più importanti progetti italiani relativi al software libero) per questioni personali, anteponendo gli interessi propri a quelli della comunità.

Lo si apprende in questa dichiarazione, pubblicata ieri sulla lista di
AsSoLi:
Qualche giorno fa ho chiesto pubblicamente a FSFE di diffondere attraverso i suoi mezzi il progetto F.U.S.S.

Il cancelliere italiano Stefano Maffulli, dopo uno scambio di mail, ha dato una risposta negativa argomentando: "Comunque tengo a sottolineare che FSFE non ha mai dato sostegno a progetti che non controlli direttamente o per mezzo di organizzazioni associate".

Maffulli non ha detto la verità.


Oggi, per caso, sono caduto in questa pagina, nella quale FSFE da visibilità ad alcune associazioni fra le quali:
- Il progetto Open Source in Education (OSiE) supporta e sostiene l'uso di sistemi GNU/Linux nel Regno Unito. Si noti che OSIE utilizza il termine "Open Source", che invece noi evitiamo di usare, per vari motivi.
- La Latvian Open Source Association (LAKA) aiuta anche le scuole promuovendo l'uso di GNU/Linux. Si noti che LAKA utilizza il termine "Open Source", che invece noi evitiamo di usare, per vari motivi.
- Freie Software und Bildung e.V. (FSuB e.V., Associazione per il Software Libero e l'Educazione) promuove l'uso di sistemi GNU/Linux nelle scuole tedesche. Per favore, notate che FSuB e.V. accetta l'uso di software proprietario su piattaforme libere, una posizione sulla quale noi siamo in forte disaccordo.

FSFE preferisce dare visibilità a due progetti che parlano di open source e uno che addiritura promuove l'uso di software proprietario e decide di non parlare di un progetto che si chiama Free Upgrade in Southtyrol's Schools, promosso, sostenuto e finanziato da una Pubblica Amministrazione.
Ho il legittimo sospetto che il signor Maffulli abbia un problema personale nei miei confronti, ma questo non è motivo per negare visibilità ad un progetto che ha diffuso con successo l'utilizzo del software libero in 83 scuole.

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