Ottimo articolo su Zeus News (un sentito grazie a Michele Bottari). L'articolo mette in evidenza, tra le altre cose, un concetto molto importante. Parliamoci chiaro: molti musicisti utilizzano le licenze open content (irrevocabili) non per amore di ideale ma per farsi pubblicità. FILOZERO dà ai musicisti la possibilità di avere la migliore pubblicità (e un po' come se già fossero arrivati: filodiffusi in tutta Italia al posto dei big della canzone!) e al tempo stesso di non rinunciare all'esercizio esclusivo di alcun diritto (eccettuato quello, concesso ai pubblici esercenti, di trasmettere i brani nei loro locali).
Certamente ci vorrà del tempo perché la medicina faccia effetto; certi radicali e importanti cambiamenti non possono avvenire dalla sera alla mattina: c'è una "politica del terrore" di mezzo, una politica che dura da decenni e che vive sulla "pettinatura" dell'informazione, sui muri di gomma, sulle campagne anticrimine, sui "gesti esemplari" (quand'anche si tratti di bambini).
Tuttavia, non ci siamo limitati a dire che esiste una via di uscita dal labirinto SIAE.
Abbiamo illuninato la strada che conduce all'uscita: adesso non resta che seguirla. E dopo l'esperienza maturata con Copyzero, siamo ben coscienti del fatto che quando si tratta di risparmiare dei gran soldi, anche in assenza di informazione da parte dei media che contano, il passaparola è assicurato. ;-)
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