Riusciranno i nostri eroi a far capire all'ideatore di Coloriuris ("il Lessig spagnolo") che le licenze Copyzero non sono ciò che lui crede che siano e che il prospetto che riporta sul suo sito web è sbagliato?
Anche nel suo libro gli equivoci si sprecano: ha palesemente confuso e mischiato tutela della paternità (copyzero) e gestione dei diritti (licenze copyzero x).
Per fortuna su wikipedia si sono limitati a tradurre il testo italiano!
Ma se non capisci l'italiano, chi te lo fa fare di metterti a commentare una licenza e un sito web scritti in italiano?
3 commenti:
Ne conosco parecchi di tipi che si fanno grossi con l'insegnamento dei diritti digitali e poi sono degli incompetenti assoluti. Che ci possiamo fare??
El esquema va referido a la aplicación de las "licencias" para creadores españoles y ... ciertamente, un texto en italiano (o en chino mandarín) no es de aplicación en España.
Por cierto, el esquema cuenta con una política de derechos de autor que NO ha aceptado para reproducirlo en su weblog ;)
(https://www.coloriuris.net/panel-www/aceptacion.jsp?hash=40d5d1dfd73cde03a73d7dd7fb79967e)
fdo. el equipo ColorIURIS
Per i lettori di questo sito che non conoscono lo spagnolo:
ColorIURIS è intervenuto per dire che
1) una licenza scritta in italiano non produce effetti giuridici in Spagna;
2) per riprodurre lo schema avrei dovuto accettare la licenza.
1) La domanda sorge spontanea: uno spagnolo non è libero di decidere quale lingua utilizzare nel contratto e quale legge debba applicarvisi? E ancora: uno spagnolo non è libero di stipulare un contratto scritto in un altra lingua e a cui si applica la legge di un altro Stato?
2) In Italia utilizzare immagini a bassa risoluzione a fini di discussione e critica è lecito (purché si citi l'autore). Non esistono in Spagna norme analoghe?
Comunque, provvederò ad accettare la licenza... o, più rapidamente, mi limiterò a mettere un link. ;-)
Ma approfondiremo questi temi perché sono interessanti.
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