mercoledì, aprile 22, 2009

Un'altra tesi sulle licenze Copyzero X

Ho trovato per caso l'ennesima tesi che parla delle licenze Copyzero X:
La licenza Copyzero X viene sviluppata in Italia dal Movimento Costozero e viene presentata con una schematicità quasi spiazzante. Consiste in un elenco di diritti che è possibile concedere, ognuno dei quali ha un’apposita casellina che è possibile spuntare. Se la singola voce viene contrassegnata da una lettera X, significa che il diritto in questione viene concesso dall’autore. Sembra fatta apposta per l’utente medio italiano che poco o nulla sa in materia di copyright e copyleft: è semplice da capire e da gestire.* Avendo la Copyzero X origini italiane, affronta al suo interno tutte quelle tematiche tipicamente nostrane che concernono il diritto d’autore (come il noleggio e i rapporti con la SIAE) e che nelle licenze di tipo copyleft vengono normalmente solo accennate o addirittura taciute.

* Ecco: l'"usabilità" di un "generatore di licenze" rappresenta un elemento fondamentale per il suo successo (ossia per la comprensione da parte del licenziante del significato del testo della licenza). Se un giorno qualcuno mettesse a disposizione degli utenti strumenti analoghi per la redazione on-line di contratti (dei tipi più diversi), renderebbe un grande servizio alla patria (o alle sue tasche, se si trattasse di un servizio a pagamento).

Solidarietà a Pirate Bay!?!?

Gestori di The Pirate Bay condannati in primo grado? Niente paura: il web è con voi! Tantissimi i messaggi di solidarietà per il principale sito dedicato all'indicizzazione di file *.torrent e alla pubblicità di siti porno.
Chi difenderà le libertà digitali se scompare "la baia"?
Basta leggere questa corrispondenza per capire che "la baia" si è sempre occupata, con professionalità e rigore, di educare al rispetto delle suddette libertà, opponendo ai suoi detrattori principi encomiabili e profonde argomentazioni: da Go fuck yourself. a Please also note that I'm not currently out of toilet paper, so you may wait a while before sending legal papers.

Ma l'aspetto che più mi colpisce di questa vicenda è che Carl Lundström, leader del movimento neo-nazista in terra svedese, è stato condannato per avere favorito la diffusione di materiale protetto da diritto d'autore. Della serie: adorate pure l'olocausto ma non toccate il copyright.

mercoledì, aprile 08, 2009

Contrassegno SIAE: che vi avevo detto?

Attenzione, il contrassegno SIAE rientrerà presto dalla finestra, ma dopo tanti inviti al non apporlo più, dopo i fiumi di parole (© 1997 Jalisse) riversati sul web per acclamare la non obbligatorietà del bollino (senza però informare anche del fatto che la GdF e procure continuano a considerare la non apposizione un reato), non sarà facile far sapere alle persone che il contrassegno è di nuovo obbligatorio: dissi questo controcorrente, quando nessuno prevedeva un rapido ritorno di quell'irriducibile argentato... lo ripeto adesso, mentre assisto all'ennesima autopromozione di quelli che il bollino non ci va comunque, oh, yes!