Molti non sanno come funziona esattamente il servizio deposito opere inedite di Siae, né Siae dà sul proprio sito adeguate informazioni circa le conseguenze del non rinnovo del deposito.
E allora...
L'autore invia il pacco (contenente l'opera) a Siae, Siae lo sigilla in un plico e ogni 5 anni chiede all'autore di pagare per il rinnovo del deposito. Se l'autore non paga e vuole evitare che il pacco venga distrutto, può ritirarlo.
Molti pensano che, ritirato il pacco che è stato qualche anno presso Siae, avranno comunque tra le mani una prova di esistenza dell'opera ad una data certa.
Molti pensano di ritirare il pacco nel plico sigillato di Siae.
Si tratta di gravi errori di valutazione.
Il plico (di Siae: ossia l'involucro sigillato dentro cui Siae ha messo il pacco che l'autore ha inviato a Siae) viene distrutto sempre: è il pacco che, a richiesta dell'autore, viene estratto dal plico e viene a lui riconsegnato.
Ai fini della tutela, che il pacco venga distrutto o ritirato è esattamente la stessa cosa: nel momento in cui il pacco non è più sigillato nel plico e depositato presso Siae è come se il pacco non fosse mai stato inviato a Siae.
In altre parole, il giorno in cui l'autore ritira la sua opera non dispone più di una prova di esistenza della stessa ad una data certa.
E ciò è anche logico: se così non fosse, basterebbe inviare un pacco a Siae e ritirarlo il giorno seguente per procurarsi una prova di esistenza dell'opera ad una data certa senza la necessità di pagare per i rinnovi del deposito.
Questo è uno dei tanti motivi per cui conviene utilizzare copyzero.
1 commento:
Grazie, info molto utili!
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