martedì, agosto 26, 2008

Parassiti al microscopio

Dato il "caloroso abbraccio" con cui vengono accolti i miei corsivi sui modelli parassitari cc-based, torno ad occuparmene. Questa volta la mia attenzione si posa su Jamison Young, un artista incastellato in BeatPick.

Jamison, che mi auguro possa ottenere visibilità per avere contribuito alla colonna sonora del film
X-Files: I Want To Believe (la sua Memories Child è utilizzata quale background vocal per 1 minuto e 30 secondi nella sequenza 15), lamenta una mancanza di chiarezza da parte di BeatPick circa il suo business model. Opinioni.

Jamison mi mostra vari contratti, tra cui quello che ha stipulato con BeatPick e quello che BeatPick ha stipulato con Twentieth Century Fox Music.

In breve: l'artista permette a BeatPick di esercitare sulle opere oggetto del contratto un'ampia gamma di diritti patrimoniali, compreso il diritto di licenziare e sublicenziare le opere stesse. BeatPick, non essendo titolare dei diritti sulle opere (non avendole né create, né ricreate, né eseguite, né prodotte) non avrebbe alcun titolo per rilasciarle con una licenza creative commons. Ma se, in un contratto, l'artista permette a BeatPick di essere licenziante CC in relazione alle proprie opere, allora BeatPick diventa a pieno titolo ed irrevocabilmente Licensor: quand'anche il contratto tra l'artista e BeatPick giunga a risoluzione (nel caso in esame ciò è effettivamente accaduto), BeatPick continua ad essere CC-NC Licensor. Poco importa, ai fini del business, se non si è titolari dei diritti, se non si ha il diritto di esercitarli in modo esclusivo... l'essere licenzianti è più che sufficiente. Se poi si dispone di una struttura ed una organizzazione più forti di quelle che il singolo artista (anch'egli Licensor, ma "Licensor dei poveri") può permettersi (ed evidentemente chi si rivolge a un intermediario è meno forte dell'intermediario stesso), è chiaro che il parassita riuscirà sempre e per sempre a succhiare sangue. Ma non si limiterà a succhiare: porterà il sague ad intermediari più grossi.
Ecco che, per citare il caso in esame, BeatPick, CC-NC Licensor, diventa "Classic Licensor" in un accordo commerciale tra la net label e Twentieth Century Fox Music.
Degna di nota è la voce WARRANTY, in cui troviamo scritto: Licensor [BeatPick] represents and warrants that it owns or controls 100.00% of the copyright...
Ma come? Non è l'artista il titolare di tutti i diritti sulle opere? Non è forse questo che BeatPick scrive, con formula non felicissima, sul suo sito (Offriamo agli artisti contratti non esclusivi. Questo significa che la proprietà della musica resta a loro.)? Se BeatPick non ha la proprietà della musica, come può garantire a
Twentieth Century Fox Music di avere la proprietà o il controllo del 100% del copyright?

Ma forse, ripercorrendo il percorso descritto, la domanda più sensata è: cosa ha a che fare tutto questo con le libertà digitali o, per volare più in basso, con business models innovativi? Cosa c'è di così innovativo nel vedere un intermediario che vende musica a una multinazionale e un artista che critica l'intermediario perché lo ritiene poco trasparente? Ancora una volta tengo a sottolineare che non ho nulla contro i parassiti: se dio li ha fatti un motivo ci sarà. E c'è anche chi li adora. Gusti.

33 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao nick! Ti ricordi di me? Ancora ti ringrazio per avermi aperto gli occhi ;)
E' vero: o beatpick non ha i diritti esclusivi e quindi non può sottoscrivere quel contratto con la Fox, oppure ce li ha, e allora non può scrivere sul sito che la proprietà dei brani resta all'autore.

Mi fa piacere vederti sempre lì dalla parte del più debole....... chissà quanti nemici ti fai! :)) Ma come si dice? Tanti nemici tanto onore! Ciao, grandissimo, un abbraccio.

Dvd ha detto...

1. jamison non può averti mostrato il contratto che 20th century fox ha stipulato con beatpick in quanto jamison non ha il contratto finale che noi abbiamo stipulato. IL blogger dovrebbe sempre cercare di sentire le due campane prima di scrivere un articolo.

2. A Nicola Grossi non è affatto chiara la differenza tra "own the copyright" (essere proprietario) e "control the copyright" (controllare il copyright). C'è una differenza abissale. Essere proprietari di copyright è un modus operandi che non condividiamo in quanto si toglie la proprietà della musica al musicista. Invece noi controlliamo il copyright fino a quando l'artista non termina il contratto. é infatti determinante controllare il copyright se si vuole vendere il diritto ad utilizzare la musica instantaneamente ed online. Tutto il nostro catalogo è infatti "pre-cleared" che significa che i diritti sono stati assolti e le transazioni saranno veloci e possono essere condotte automaticamente ed online 24/24 e 7/7. Siamo stati tra i primi al mondo ad introdurre questo sistema insieme a magnatune.com.
I maggiori music licensing agent usano questo sistema pump audio, audiosparx, beatpick, magnatune, youlicense (in parte), rumblefish. Tutti i nostri artisti sono contenti di questo sistema in quanto li libera dal capire come funzione il music licensing e gli permette di concentrarsi sul produrre musica senza però perdere i diritti della proprietà della musica.

3) non so se questo sistema sia il migliore o il più equo. So però che quando un artista si iscrive a beatpick.com viene bene informato del meccanismo.

4) so anche che il meccanismo prima di questo era togliere al musicista la completa proprietà della musica e dare solo il 10% dei profitti all'artista. Noi dividiamo 50/50. Abbiamo quindi fatto un grande passo avanti mi pare. Che poi si possa andare oltre mi pare possibile e mi piacerebbe avere suggerimenti in questo senso.

5) jamison ha guadagnato molto bene da questo affare e le royalties che prenderà nei prossimi 3-4 anni ammonteranno ad un bel pò di soldi. Queste royalties andranno interamente a lui.

non male per un artista sconosciuto con album vecchio di qualche anno.

Caro Nicola ascolta sempre le due campane prima di bloggare.

Un caro saluto,
Davide
BeatPick.com

k2 ha detto...

Caro Davide, innanzitutto un vivo ringraziamento per le "velatissime" minacce che mi hai spedito in privato. Trattamento indebito di dati personali, lesione dell'immagine... complimenti, sono sconvolto.

Ti devo fare però subito notare che per riportare l'opinione di Jamison Young su BeatPick (catalogata nel post alla voce "Opinioni.") non devo avere l'autorizzazione di BeatPick.
Io mi assumo la responsabilità di riportare esattamente il pensiero di Jamison. Punto. Sai perfettamente che TUTTO quello che ho scritto è l'opinione di Jamison, il quale ve l'ha espressa anche per e-mail (che conservo, onde evitare che tu poi venga a darmi lezioni di correttezza). Dopodiché, se proprio ci tieni a conoscere la mia opinione, ti dico che sono d'accordo con Jamison quando dice che siete poco chiari. Non ti sto dicendo che siete dei delinquenti, anzi, personalmente nutro ammirazione per chi riesce ad ottenere 100 da 0. Ti sto dicendo, invece, che è comprensibile lo smarrimento di Jamison.

Non voglio scendere nel merito (non l'ho fatto nemmeno nel post). Mi limito a dire che se foste davvero chiari nelle vostre informative, dovreste scrivere "l'autore resta proprietario della musica, ma noi abbiamo il controllo sul 100% del copyright". Invece dite soltanto che l'artista resta proprietario dei suoi brani e che voi esercitate diritti non in esclusiva.

Ve lo dico nel VOSTRO interesse: siate più chiari.

Precistato questo, sarebbe interessante capire come fate a controllare il copyright al 100%, dal momento che anche Jamison può ben dire di controllare il copyright al 100%. :-) O forse Jamison controlla il copyright allo 0%? :-)

Dvd ha detto...

1. penso che tu faccia confusione esattamente su questo punto. mentre solo un soggetto può essere proprietario del 100% del copyright (to own 100% master and sync rights), ci possono essere più soggetti che controllano il 100% del copyright allo stesso tempo (e quindi anche lo stesso artista. Da qui si evince la non esclusività). é una pratica molto diffusa come spiegavo nel mio primo commento. pumpaudio.com, magnatune.com, youlicense.com, rumblefish.com, audiosparx.com, beatpick.com fanno tutti cosi. In quanto il lavoro di questi music licensing agents consiste nel trovare clienti per la musica degli artisti. Veniamo quindi pagati per trovare contattare i music supervisors in film, tv e advertising chiedere quale tipo di musica gli serve, proporli il tipo di musica adatto e poi svolgere le pratiche legali. Lavoro difficile per il musicista indipendente e che porta via molto tempo. Il musicista indipendente quindi preferisce rivolgersi ad un'azienda. siamo nel settore b2b e non più b2c. le regole sono molto differenti.

2. non ho detto che ti serve l'autorizzazione di beatpick. ho chiesto se ti interessava ascoltare anche la nostra opinione.

3. nessuna minaccia nella mia email. Se avessi voluto minacciare ti avrebbe scritto il nostro avvocato. Mai ci verrebbe in mente di fare causa ad un blogger per un articolo però. Ho chiesto se ti andava di fare una chiacchierata via telefono in quanto mi dispiace che le persone si facciano un'idea non corretta del nostro modus operandi. Penso che ci possa far crescere entrambe. Puoi naturalmente pubblicare il testo della mia email a te se ne hai voglia.

Ripeto che siamo più che contenti di migliorare il nostro business dal punto di vista economico o del rispetto verso i nostri artisti. Se escono fuori buone idee non vedo perchè non dovremmo applicarle. Siamo una piccola società e non una corporation. Le buone idee innovative sono la nostra linfa vitale.

Rinnovo il mio invito ad una chiacchierata telefonica. Spero che accetterai.

Un caro saluto,
Davide
BeatPick.com

k2 ha detto...

E' inutile che mi fai ogni volta l'elenco delle società che si troverebbero nella stessa posizione di BeatPick perché io ho letto soltanto il contratto stipulato tra Young e BeatPick. Quindi posso commentare soltanto quello.

In quel contratto non si accenna minimamente al controllo del copyright (tantomeno al controllo del 100% del copyright). Semplicemente si attribuiscono diritti non esclusivi a BeatPick.

Quindi è comprensibile che Jamison ritenga che BeatPick non controlli il 100% del copyright. Jamison potrebbe anche avere ragione. E secondo me ha ragione. Opinioni.

Controllare il copyright è una cosa (più soggetti possono controllare insieme il copyright), controllare il 100% del copyright è un'altra cosa.

Le percentuali non si mettono casualmente ma stanno ad indicare in quale misura un diritto è nella disponibilità di chi ne è il titolare ("... owns... ") o di chi lo esercita in esclusiva ("...controls... ")... perché il controllo altro non è che l'esercizio di un diritto in esclusiva (altrimenti non c'è controllo, c'è semplice esercizio).
Se Jamison ti ha permesso di esercitare diritti non in esclusiva, tu non li controlli al 100%, ma li eserciti al 100%, ossia hai pieno diritto di esercitarli, non pieno diritto di controllarli.

Non è possibile che due soggetti - ognuno per conto proprio - controllino il copyright al 100%.
E' una contraddizione in termini. Possono farlo insieme, ma non separatamente.

Tuttavia, io credo che la tua tesi finisca per torcersi contro di te se andiamo avanti nella lettura della voce WARRANTY: "Licensor represents and warrants that it owns or controls 100.00% of the copyright in and to the Composition and Master for the Territory, that the consent of no other party is required in connection with the Licensed Use, and that it owns and controls all rights necessary to enter into and to fully perform the terms hereof. Licensor further represents and warrants that it will be solely responsible for and shall pay all so-called "re-use" and "new-use" fees required to be paid in connection with any use of the Master in the Picture.".

Allora: "it owns and controls all rights necessary to enter into and to fully perform the terms hereof".
Qui si parla di proprietà e controllo insieme. Non solo: la proprietà è richiesta con riferimento a tutti i diritti oggetto del contratto. Dunque? Non è comprensibile lo smarrimento di Jamison? Secondo me sì.

Dvd ha detto...

Caro Nicola,

ok. vedi che sentendo le due campane si arriva a qualcosa.

Mi pare quindi che ci sia un problema di italiano. Forse traducendo l'inglese in italiano si è creata questa comprensione.

Come dici bene tu noi "esercitiamo" il 100% dei diritti in non esclusiva. In inglese questo è correntemente detto "to control 100% master and sync rights".

Tu ritieni che "controllare" il copyright in italiano non sia corretto. Mi informerò meglio. IN quanto i nostri contratti sono in inglese, la nostra sede legale è in londra e la maggior parte dle nostro business è in paesi anglosassoni non abbiamo mai appronfondito questa differenza linguistica (anche perchè non se ne era mai presentata l'occasione).

Ad ogni modo il concetto rimane lo stesso.

Noi "esercitiamo" il 100% del diritto a licenziare la musica dei nostri artisti. Questo diritto è esercitato in non esclusiva e può essere esercitato quindi da più soggetti allo stesso tempo.

A questo punto non vedo più lo smarrimento. A parte la differenza linguistica ci siamo chiariti su questo punto? tutto a posto?

Per quanto riguarda il paragrafo inglese non viene bene interpretato da te.

"Licensor represents and warrants that it owns or controls 100.00% of the copyright" si riferisce a quello di cui parliamo. IN questo caso BeatPick "controls 100% of the copyright" (esercita il diritto etc etc).

Mentre "that it owns and controls all rights necessary to enter into" si riferisce al fatto che abbiamo la proprietà ed il controllo di "esercitare i diritti" etc etc (to control 100% of the copyright). E questa proprietà e controllo proviene dal paragrafo sopra.

Ma c'è differenza tra "owns or control 100% of the copyright" e "it owns and controlls all right necessary".

IL primo "owns" è definitivo a meno che non ci sia un'ulteriore cessione mentre il secondo "owns" può tranquillamente essere temporaneo fino a quando l'artista è sotto contratto con beatpick per esempio. Il primo "owns" può essere solo esclusivo. Il secondo "owns" può essere non esclusivo.

Rinnovo comunque il mio invito ad una chiacchierata telefonica. Sarebbe tutto più semplice. Possiamo fare anche chat via skype se desideri cosi registri la conversazione.

Un caro saluto,
Davide

p.s.
1) ti cito quelle società per incoraggiarti a vedere i loro contratti. Parliamo infatti di segmenti del mercato e modus operandi praticamente inesistenti in Italia. Vedrai infatti che quel paragrafo che tu citi è sempre e comuqnue presente. Non è infatti possibile vendere "pre-cleared music" altrimenti. i contratti di queste società sono quasi sempre pubblici.

Dvd ha detto...

scusa dimenticavo... non può che essere che noi "esercitiamo" solo il diritto temporaneamente e in non esclusiva se infatti diventassimo proprietari allora potremmo continuare a vendere la musica dei nostri artisti anche quando terminano il contratto con noi.
Così invece non è in quanto tutte le nostre attività si fermano nel momento che il profilo viene cancellato sul sito.
Alcuni nostri artisti hanno avuto contratti con universal per esempio. E non mi pare che ancora guadagnamo dalla proprietà del loro copyright. ne tantomeno la UNiversal ha corrisposto a noi un compenso per comprare il copyright.
http://beatpick.com/newblog/2007/06/

Un caro saluto,
Davide
BeatPick.com

Anonimo ha detto...

Non sono un esperto ma mi trovo d'accordo con Nicola. Una volta che una musica è licenziata con creative commons il controllo non c'è l'ha più nessuno. Resta un titolare (Jamison) ma più nessuno può impedire a nessuno di esercitare certi diritti.
Ho anche cercato cosa significa controllare il copyright nel diritto inglese: significa avere diritti sotto il proprio controllo, ossia poter impedire o dare il permesso agli altri di fare certe cose con il work.
Non mi pare che beatpick abbia questo potere. Non c'è l'ha più nessuno questo potere, nemmeno Jamison. Nemmeno Jamison può impedire a me di modificare e vendere quella musica.

Dvd ha detto...

Caro Massimo,

ci sono due differenti discussioni. Non penso dobbiamo confonderle altrimenti non verremo mai a capo di nulla. Penso...

1) il possibile argomento creative commons license. Si riferisce principalmente al mercato b2c. Mai risposto fino ad ora alle considerazioni di Nicola sul suo post originale. Anche perchè sono sostanzialmente d'accordo con voi. Quando un opera è licenziata sotto a cc licence così sembra rimanere. Questo è un problema (o un non problema a secondo delle opinioni) sul quale per noi non è possibile lavorare. Non ne abbiamo i poteri. La maggior parte dei nostri artisti già distribuisce sotto cc quando si iscrive a beatpick (come jamison infatti) e quelli che non distribuivano sotto cc sono contenti di iniziare a farlo.

2) altro è il music licensing. La vendita dei diritti di utilizzazione per scopi commerciali della musica. siamo nel b2b. Differenti regole e differenti players. La discussione fino ad adesso riguarda questo segmento. Almeno per quanto mi riguarda.

Vi faccio infatti presente che potrebbe essere possibile (almeno in teoria...) distribuire mp3 sotto licenza cc ma i WAV sotto copyright. E quindi utilizzare un modello simile a quello dei software. free and premium.
é ovvio che da qua possono nascere infiniti problemi.

Un caro saluto,
Davide
BeatPick.com

k2 ha detto...

Beh, mi pare chiaro che a questo punto dobbiamo capire se "to control" in inglese significa "esercitare" oppure significa "controllare".

A me risulta che "to control" a Londra significhi "controllare", non "esercitare".
Nel gergo giuridico anglosassone "to control" significa "esercitare"?

Davide, gradirei che tu provassi quello che dici.

Anonimo ha detto...

scusa Davide ma non sono due argomenti separati perché la canzone di Young è sotto CC-BY

quindi nessuno può dire I control the rights of Memories Child (fa pure rima)

in quale norma di legge inglese è scritto che "to control a right" significa "esercirtare un diritto"?

perché io trovo "to control" sempre utilizzato in questa accezione: "author’s general right to control how a work is used"

Dvd ha detto...

x Massimo: è possibile dire "i control 100% of the copyright" di una canzone anche quando è sotto cc license se noi accettiamo che "to control" può voler dire "esercitare". Infatti se vuol dire "esercitare" più persone possono esercitare questo diritto allo stesso tempo come gli pare.

X Nicola: beh.. sei tu il blogger.. hai fatto tutto tu.. sei tu che dici che in italiano "controllare" il copyright è diverso da "esercitare". Se ancora tu che dici che "to control" ha un'accezione differente da quello che noi intendiamo... quindi sei ancora tu che dovresti provare il contrario. Noi i nostri avvocati gli abbiamo già pagati e continuiamo a pagarli... e secondo noi è cosi che funziona. Ripeto poi che avendo visto i contratti dei maggiori music lciensing agent nel mondo.. ci sentiamo ancora più tranquilli.

C'è però una cosa molto importante che forse dimenticate. legge anglosassone e legge italiana sono diverse. Quello che scrivi in un contratto inglese è quello che poi sarà. mentre invece in italia devi far riferimento alla norma specifica... giusto?

IN questo caso noi in poche parole scriviamo:
noi controlliamo il diritto a vendere la tua musica per scopi commmerciali fino a quando tu ci concedi questo diritti. Quando ce lo sospendi questo controllo finisce e ognuno per la sua strada.
Dov'è il problema quindi?
Voglio dire per chi è il problema che voi sollevate? il cliente, l'artista o che altro?

Davide

k2 ha detto...

Vedi Davide, se io ti dico che sul mio Oxford "to control" significa "controllare", sei tu che mi devi dimostrare che in realtà nella terminologia giuridica inglese "to control" significa "esercitare".

Se Massimo ti dice che su Internet trova "to control" sempre utilizzato nel senso di "controllare", sei tu che devi dimostrare che in realtà nella terminologia giuridica inglese "to control" significa "esercitare".

Se la risposta è "i nostri legali ci hanno detto così", io la ritengo più che sufficiente. Ma è una questione che riguarda te e i tuoi legali. A noi non stai provando nulla.

Dvd ha detto...

ho cominciato questa discussione sul blog per cercare di far capire il modo in cui opera beatpick:
l'artista ci incarica di trovare delle occasioni commerciali in film, tv e pubblicità per la sua musica, noi le troviamo, vendiamo, dividiamo 50/50 con l'artista. Il contratto è non esclusivo e può essere terminato in ogni momento.
Le eventuali royalties derivanti dell'utilizzazione vanno interamente all'artista. Noi infatti dividiamo solo il pagamento iniziale che il cliente corrisponde.
Su quanto detto sopra non ci piove.

Infatti anche jamison si è iscritto, durante la sua iscrizione a beatpick la sua musica è stata presente in tanti altri siti tra cui il suo, abbiamo fatto un buon affare con 20th century fox, in settembre penso che terminerà il suo contratto ed ognuno per la sua strada (jamison con svariati soldi di royalties in più derivanti dall'affare per i prossimi 3/4 anni).

Diciamo che per il resto siamo arrivati ad un punto morto. tu dici controllare significa così, noi colà... anche se aveste ragione in italia, dovreste aver ragione nei paesi anglossassoni. IN quanto la legge anglosassone è diversa probabilmente solo con una causa si avrebbe una qualche chiarezza in più.

Fossi in te Nicola mi andrei un pò a vedere di contratti di music licensing in giro. Se scopri diversamente sarò ben contento di farlo presente a i legali che hanno scritto il contratto e cercheremo a quel punto di cambiare le parole utilizzate.

Un caro saluto,
Davide

Anonimo ha detto...

scusa Davide mi sembra che siamo arrivati a un punto morto perché tu hai modificato il senso di un termine a tuo comodo e non sei in grado di dimostrare nemmeno che quello è un senso possibile del termine

se poi dici che soltanto con una causa si potrebbe capire chi ha ragione, allora stai confermando che non sei in grado dimostrare nulla che avvalori la tua interpretazione

Dvd ha detto...

no. io non ho modificato un senso del termine a mio comodo.
Il contratto recita chiaramente "to own or control 100% of the copyright".
Per noi questa frase ha un il senso su descritto.
Per noi e i nostri legali significa che we control 100% of the copyright and that we can license music on behalf of our artists. This is non exclusive and can be terminated anytime.
Essendo noi una società con sede legale in inghilterra, contratto in lingua inglese e lavorando principalmente nel mondo anglosassone ci sta bene parlarne solo in inglese.

POi ho cercato di far capire che questo poteva essere l'equivalente di "esercitare" il diritto. Se poi non lo è sempre ci sta bene e sempre abbiamo l'autorizzazione a licenziare la musica dei nostri artisti. In quanto non operiamo in italiano.

Penso che la discussione sia ad un punto morto in quanto diventata puramente teorica e per di più tradotta in italiano (quindi non ha più molto senso).

Non capisco infatti da parte di chi è il problema. Fox è più che contenta, ha pagato e ha usato e userà la musica, jamison ha ricevuto il compenso e continuerà a ricevere royalties pur rescindendo il contratto (attraverso ascap). Da parte nostra il problema non c'è quindi? di chi è questo problema?

forse da parte vostra è rimasta la curiosità giuridica del vocabole "to control" ma su questo non posso farci molto se non riportavi l'opinione dei legali che scrissero il contratto. Infatti spiegavo che nella legge anglosassone non è necessario riferisi ad una norma giuridica ma vale quello che è scritto.

Da parte nostra siamo contenti così: I legali ci dicono che "to control" è corretto, tutte le maggiori music licensing usano questa forma, i nostri 140 artisti e band in 40 nazioni diverse (uno vincitore di 9 grammy awards) ed i loro management sono contenti così, una serie di aziende importanti che comprano musica e 3 anni di attività ci indicano che "to control" dovrebbe essere giusto.
Se poi voi non la pensate così posso solo prenderne atto ma certo fino a prova chiaramente contraria non convincermene.

Dovreste poi ammettere che una società che si espone così tanto da parlare liberamente dei propri contratti e business model non è proprio così frequente... almeno la buona fede ci sta forse?

Davide
BeatPick.com

Anonimo ha detto...

Davide ti esponi a dire cose che, fino a prova contraria, sostenete solo tu e i tuoi legali

non è dicendo che avete 140 artisti in 40 nazioni che cambiate il significato INGLESE del termine "control":
http://dictionary.reference.com/browse/control

e ti ricordo che sei tu che ne hai fatta una questione terminologica

dunque dimostra tu che quello che dicono i dizionari inglesi è sbagliato o incompleto

Dvd ha detto...

seguendo il tuo link.
to control: "the act or power of controlling"
e quindi "the act or power of controlling 100% of the copyright" che è differente da "to own 100% of the copyright".

un caro saluto,
Davide
BeatPick

Anonimo ha detto...

vabbè questo è un insulto all'intelligenza, si vede che proprio non sai più a cosa attaccarti

è inutile continuare la discussione perché siamo davvero alle comiche

saluti a tutti

k2 ha detto...

"Per noi e i nostri legali significa che we control 100% of the copyright and that we can license music on behalf of our artists. This is non exclusive and can be terminated anytime.
Essendo noi una società con sede legale in inghilterra, contratto in lingua inglese e lavorando principalmente nel mondo anglosassone ci sta bene parlarne solo in inglese."

Peccato che - come già ho detto - nel contratto in lingua inglese "we control 100% of the copyright" non vi sia scritto né vi si accenni. E poi mi vieni a chiedere cosa dovreste scriverci? :-)

Comunque, dopo le velate minacce e le lezioni di correttezza, non intendo sorbirmi anche i toni del "fatti un giretto". Se hai da mostrare qualcosa a sostegno della tua tesi, lo puoi mostrare in qualsiasi momento. Se invece intendi andare avanti con i "fino a prova contraria", non pretendere di essere preso sul serio. Fino a prova contraria anche la befana esiste. E' normale che la gente poi si senta presa in giro e se ne vada.

Comunque, siccome mi dicono che anche con Fox Music qualche non casuale problemino ce l'avete, non intendo occuparmi oltre di questa faccenda.
Già mi hai parlato di utilizzo non autorizzato di dati sensibili e di lesione dell'immagine.
Non ho proprio alcun interesse a cercarmi un ruolo in questo teatrino.

Dvd ha detto...

per me va benissimo. Mai preteso di convincerti del contrario.
Mi prendo solo cura di precisare il nostro punto di vista sul tuo blog. Poi ognuno si fa la propria idea.

Anche se mi sarebbe piaciuto farmi una chiacchierata via telefono o skype con te. Giusto per conoscerti. Ma mi pare che tu non abbia piacere in questo senso.

Un'ultima precisazione doverosa:

Non so da dove tu prenda questa informazione che abbiamo avuto un problemino con Fox Music.
1) mai lavorato con Fox Music. Abbiamo lavorato con 20th century Fox. Non è esattamente la stessa cosa.

2) 20th Century Fox è stata molto contenta fino ad adesso dei nostri rapporti. Se qualcuno è interessato posso mostrare le loro email. Sul sito nuovo ci saranno i commenti dei nostri clienti tra cui Fox.

3) è certo che nessuno che sia piccolo-medio come noi può mai pensare di avere qualche problemino con Fox visto la loro schiera di avvocati... le cause sarebbero davvero troppo onerose.

4) siamo stati pagati da Fox. Non pagano di solito se vedono anche il minimo problema.

beh.. penso che per questa discussione sia tutto.

Un caro saluto,
Davide

p.s. il mio numero lo conosci se mai ti va di confrontarci seriamente.

k2 ha detto...

Sei molto preciso per certi aspetti e molto vago per altri. Chissà perché. Comunque, i soldi li hai presi? Buon per te. Speriamo che li prenda anche Jamison, visto che Memories Child è sotto una CC-BY e il parare di ASCAP sui brani licenziati sotto licenze creative commons commerciali è ben noto.

Come già ho dovuto chiarire a Jamison, visto che anche a lui sei andato a dire che io mi rifiuto di parlare con te, non è mia abitudine parlare con le persone che mi invitano a parlare mentre mi dicono che tratto illegalmente i loro dati sensibili e ledo la loro immagine.
So riconoscere una minaccia e so anche valutare la gravità dei reati (perché di reati si sta parlando) che mi si attribuiscono. Probabilmente se ti fossi limitato ad invitarmi sarei venuto con piacere. Invece il messaggio suonava chiaramente come un "è meglio per te che vieni a parlare con me".

Ma può darsi che io non sappia cogliere certe sfumature, per cui, visto che mi hai dato il permesso, pubblico la tua email (così ognuno si farà, anche su questo, la sua opinione):

Caro Nicola,

ho letto il tuo post sull'affare x-files, jamison e beatpick.
Ho già commentato sul tuo blog e spero pubblicherai al più presto.

In quanto hai scritto un blog su un argomento che ci riguarda da vicino vorrei fare una chiacchierata con te per raccontarti la nostra opinione.
A mio parere un buon giornalista dovrebbe sentire le due campane. skype o telefono decidi tu.

Mi pare infatti che tratti dati sensibili senza però assicurarti che siano veritieri.
Il discorso quindi esula da una discussione normale ma va a ledere direttamente la nostra immagine.

Spero che tu voglia sentire la nostra opinione.

--
Davide d'Atri

Dvd ha detto...

la discussione è diventata interminabile. Pur avendo sempre voglia di confrontarmi penso che almeno da parte mia non ne abbia più tempo... penso che per il momento sarà l'ultimo mio intervento sulla questione. Quello che ci dovevamo dire ce lo siamo detti. Ringrazio però della tua ospitalità (non sono ironico).

1. Jamison i soldi li prende in quanto li abbiamo già noi in banca. Stiamo solo aspettando il suo iban number che ci informa arriverà prima dell'8 settembre.

2) certamente non può essere imputata a noi un problema con le cc licenze in quanto jamison distribuiva sotto cc prima di essere con noi. Anzi lo faceva (e mi pare ancora lo faccia) con una licenza più permissiva della nostra. Quindi ogni lamentela in questo senso dovrebbe essere indirizzata a cc.org. Non di certo a noi.

3) conosciamo molti artisti iscritti ascap che diffondono anche sotto cc e che in alcune situazione percepiscono royalties attraverso ascap. Questo è possibile in quanto gli artisti hanno un mandato non esclusivo con ascap a differenza della siae il quale mandato è esclusivo.
Ad ogni modo ascap sembra non essere contenta quando gli artisti non vogliono le royalties (quando firmano quindi una liberatoria ad averle) in quanto loro prendono una percentuale su queste royalty come Nicola sa bene. (sono stato sbrigativo nel dire percentuale ma il senso è quello)

4) non vedo perchè non dovrebbe prenderle. La distribuzione Fox è commerciale mentre la licenza cc che usiamo permette solo utilizzo gratuito non commerciale.

5) L'argomento ascap e cc non è semplice ed esula dal nostro lavoro in quanto noi ci occupiamo solo di sync license (pagamento iniziale per la sincronizzazione). Questo è chiaro a tutti i nostri artisti. La nostra esperienza personale è che le royalty future vengono pagate da 20th century fox e i suoi distributori (cinema, tv, dvd etc etc) in quanto in quel segmento di mercato le licenze cc non vengono praticamente ancora contemplate. I pagamenti sono praticamente automatici e gli iscritti ascap percepiscono i compensi a loro spettanti.
A questo proposito c'è un articolo di lessig molto interessante che sembra confermare il fatto che anche se si distribuisce sotto licenza cc atttibution-sharelike-non commercial se l'utilizzazione è commerciale le royalty verranno pagate. A meno che non si utilizza un "waiver to collect royalties". Cosa che in questo caso non è stata utilizzata.
http://www.lessig.org/blog/2007/12/commons_misunderstandings_asca.html

6) sono contento che tu abbia pubblicato la mia email. Come si può vedere non ho mai scritto la parola "illegalmente". Sarai quindi contento che io pubblichi anche la mia seconda email a te che chiarifica che non avevo e non ho intenzioni aggressive.

"Salve Nicola,

ho replicato al tuo commento sul tuo blog e spero che pubblicherai anche questo al più presto.

Non avevo e non ho nessuna intenzione di minacciare nessuno. Come ho scritto nel commento se avessi voluto farlo mi sarei sicuramente rivolto al nostro avvocato.

Ho invece voglia di crescere confrontandomi con persone che sembrano avere idee differenti dalle mie.
Allo stesso tempo provo amarezza non tanto per le critiche al nostro business model che sarebbero molto ben accette ma in quanto non mi pare che stiate ben capendo alcuni meccanismi che regolano il music licensing.

Rinnovo il mio invito ad una chiacchierata. Non può che farci bene se mi accordi 5 minuti del tuo tempo. Essendo tu un giornalista / blogger immagino che tu sia sempre e comunque curioso di ascoltare tutte le opinioni o racconti (anche i più beceri che siano....)

un caro saluto,"

Un caro saluto,
Davide

Unknown ha detto...

Ma in allegato la foto del gatto morto c'era oppure no? :)))
Scherzi a parte penso che se davvero si vuole iniziare un dialogo pacifico e costruttivo si evita di invitare alla discussione telefonica dando di fatto del delinquente all'altra persona.
Ma poi lo stesso mittente scrive "il discorso esula da una discussione normale ma va a ledere direttamente la nostra immagine", quindi è evidente che la discussione era già uscita dai binari per affermazione dello stesso mittente.

Consiglio al blogger di evitare in futuro di mettersi in certe storie anche perché quando ci sono i soldi di mezzo le persone arrivano anche ad azzannarti alla gola. Ve lo assicuro per esperienza personale. Lasci perdere.

Dvd ha detto...

un esempio ascap e cc licenze.
Il nostro Larry Seyer http://www.beatpick.com/Larry-Seyer
ha vinto 9 volte i grammy awards, è registrato ascap, distribuisce sotto cc via beatpick e a quanto ne so colleziona royalties ogni anno.

Un caro saluto,
Davide

Unknown ha detto...

Lei sta facendo disinformazione.
CC.org non ha alcuna responsabilità per quello che c'è scritto nelle licenze o per come vengono usate.
Lessig non è l'ASCAP, non raccoglie i compensi, e quindi poco importa il parere di Lessig.

Per quanto riguarda la mail lei prima assume un atteggiamento intimidatorio e poi quando vede che il blogger intelligentemente parla in pubblico delle sue minacce fa marcia indietro. E per gli stessi motivi: sempre per non ledere la sua immagine.

Ho avuto un'esperienza simile con un venditore su ebay per un commento che gli ho fatto. Per questo dico al blogger di lasciare perdere. Rischia di mettersi nei pasticci per nulla.

Unknown ha detto...

Larry Seyer ha messo le sue opere sotto la stessa licenza di Jamison Young?

No!

Lo vede che fa disinformazione?

Abbia un po' di pietà, solo un poco di pietà per cortesia.

Dvd ha detto...

si. per quanto ci riguarda si.
in quanto larry seyer e jamison young sono entrambe nel catalogo beatpick ed entrambe distribuiti sotto licenza cc-attribution-sharelike-non commercial.

Lessig è il fondatore di cc.
L'opinione sua un qualcosa conterà anche se sta parlando si ascap.

Poi su questo blog sono sempre incuriosito dal fatto che spesso i commmentatori non hanno firma, ne riferimenti a siti, blog, profile su social networking etc etc.
è sempre bello invece capire che background hanno le persone con cui si discute.

Un caro saluto,
Davide

k2 ha detto...

Qui la pietà dovete averla voi con me.
Essendo i commenti in moderazione e vigendo anche una netiquette (che, tra l'altro, vi chiede di attenervi, nei commenti, al contenuto del post), benché in questo momento non stia lavorando, non posso passare la giornata a leggere ed approvare i vostri screzi. Pertanto, non saranno più pubblicati post lunghissimi (perché non ho né la voglia né il tempo di leggerli) e/o che contengano elementi off topic. Non siamo né su un forum né su una mailing list. Forse è il caso di precisarlo anche nella netiquette.

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente le tue conclusioni.
Così utilizzate le licenze libere diventano uno strumento "deideologicizzato".

Anonimo ha detto...

Hi,
Its Jamison... just to add

A problem i see with the beatpick contract is that when the artists signs with beatpick, the artist signing is signing that she/he warrants to protect beatpick from any kind of problems that the law might throw at BP. Beatpick also claim to be acting as a contractor not an agent. This is not the way sync licensing normally works.
Why don’t beatpicks present more information on their website explaining how their business model works to artists that are not members of ASCAP?

Why has beatpick not presented their contract that they ask artists to sign to ASCAP for feedback?

It seems that the beatpick contract is not compatible with any of the rights organizations outiside the US, yet beatpick do not make this known on their website. It seems also that once beatpick has cut a deal for an artists work that the only rights organization that the artist can join is ASCAP. Yet this info is not on their website.

Beatpick look to be exploiting rights that would normally belong to publishers and a recording labels via use of the NC license. Yet then they take the compatible commercial rights, to the NC license. This might not be a problem for some artists, yet other artists need the information on the effects.

Including information like i mention above on beatpicks website, is what is going to make beatpick a fair play music label.

I take my content from beatpick site and go alone. I thank the fan of my tunes that gave a copy of the cd “shifting sands of a blue car” to the director of the x-files movie…

k2 ha detto...

Ecco, almeno un commento sul senso del post.

k2 ha detto...

Mi riferivo al commento di giovanna.